Il racconto “Nel vento a perdifiato” percorre la vita dell’autore seguendola per oltre cinquant’anni lungo un filo conduttore che incontra varie vicende, moltissime delle quali riguardano avvenimenti sportivi. Alcune di queste vicende sono state vissute personalmente, altre ne hanno stimolato l’interesse ed i ricordi. Diversi personaggi, famosi e non, vengono richiamati nei vari capitoli e costituiscono lo scheletro della lunga storia che si svolge spesso al cospetto di bellissimi luoghi naturali, specialmente della provincia di Piacenza, sempre più minacciati dall’invadenza dell’uomo all’ostinata ricerca di un dubbio progresso. Rocce, prati, ghiacciai, piste, strade, sentieri; vento, sole, bufere; fatica, felicità, tristezza; uomini e donne si intrecciano negli anni che scorrono, sottolineando un modo di concepire la vita e lo sport che sconfina spesso nella continua ricerca della libertà e nell’inseguimento dei sogni. La morale del racconto viene magistralmente riassunta nella bellissima prefazione di Pietro Mennea, impareggiabile atleta del passato che compare in vari episodi.